Se ti sei imbattuto in queste righe, significa che o sei già un fervido amante e collezionista di vini, o vorresti diventarlo. Ad ogni modo a qualsiasi delle due categorie appartieni, i termini cantinetta vino, stile, spazio e budget fanno già parte dei tuoi pensieri, e con buoni motivi. L’organizzazione di una collezione di vini, oltre a far parte di un hobby molto in voga e che rilassa mente e cuore, è un’attività che ha bisogno di tempo e informazioni. Cerchiamo di riassumere qui di seguito una serie di elementi da considerarsi di base per cominciare e/o migliorare l’organizzazione della propria collezione di vini.
Lo spazio: problema oppure opportunità?
Spesso e volentieri si progetta di organizzare la propria casa in maniera funzionale, ma non si possiede lo spazio necessario per farlo, nonostante si abbiano la giusta passione e motivazione. Anche per l’organizzazione della propria collezione di vini potrebbe valere questa situazione, ma non bisogna scoraggiarsi. Esistono infatti diverse soluzioni, che possono rendere una situazione problematica un’opportunità, con la giusta fantasia e il giusto spirito di osservazione.
Ad esempio esiste un tipo di cantinetta vino frigo per ogni situazione e di ogni dimensione. In rete se ne possono trovare da incastonare in una parete, oppure di fianco a un camino, o ancora altre all’esterno in terrazza o in veranda. Bisogna ovviamente innanzitutto munirsi di metro e carta e penna, e iniziare a concepire lo spazio per i vini come un altro punto vivibile della casa.
I vini da collezionare, quali?
Questo è un quesito che ha davvero diverse risposte, e non esiste quella giusta. Dipende poi anche dalla città, paese o nazione in cui siamo, e se in quel posto viene prodotto un particolare tipo di vino. Il collezionista tende ovviamente a far propri vini che non riesce a trovare facilmente, ed è proprio per questa ragione che li custodisce in zone adibite e con cura. Secondo diversi esperti ci sono almeno quattro tipi di vino che non devono mancare in una collezione di vini privati in Italia.
Questi vini sono il Brunello di Montalcino, vino tipico della Toscana, e molto antico, poi due bianchi, uno come la Falanghina di Benevento in Campania, e l’altro del Nord Italia, precisamente dell’Alto Adige, un celebre Pinot Bianco, e dulcin in fundo come non aggiungere alla collezione un Cannonau della splendida Sardegna e di origine spagnola, datato 1400. Per completare il tour dell’Italia dei vini, oltre a queste quattro bevande pregiate e differenti fra loro, si potrebbe aggiungere alla collezione un Rosé della Valle d’Aosta, per dimostrare che non è un vino tipico francese, bensì che viene prodotto anche in Italia, e ultimo, ma non per importanza un Barolo con cui difficilmente si sbaglia, e considerato uno dei migliori vini rossi al mondo.
Budget: una questione personale, ma gestibile
Un’altra questione da prendere in considerazione quando si parla di vini è ovviamente il budget a disposizione da spendere. Certo si tratta di un hobby, di collezionismo e si sa queste passioni spesso non badano a spese. C’è però un modo per gestire al meglio questo interesse ed è rappresentato dalla rete. Internet ha rivoluzionato tanti aspetti della vita umana, e gli acquisti sono forse quello che si è modificato maggiormente con la digitalizzazione.
Online esistono decine e decine di siti internet per riuscire a mettere nella propria cantina un vino tanto agognato, senza dover necessariamente recarsi nella regione in cui si produce. Ciò di conseguenza abbatte notevolmente i costi di gestione per organizzare una propria collezione di vini. Un’altra strategia per riuscire a trovare vini pregiati a prezzi competitivi è quella di partecipare a fieri ed eventi. Spesso in queste situazioni si riesce a trovare fornitori e produttori e quindi acquistare direttamente da questi attori può influenzare in positivo la spesa finale, oltre al fatto di restare in contatto con questi esperti di vino.