Lampade a Led per Coltivazioni Indoor

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Avete la passione per il pollice verde? State pensando di avviare tra le mura di casa una coltivazione indoor ma siete ancora confusi su dove posizionare le sementi? Avete già intrapreso una piccola coltivazione di piantine da cannabis in casa ma non avete idea di quale sia la soluzione migliore per l’illuminazione?

Nel caso foste ancora alle prime armi, forse non sapete che la stragrande maggioranza del lavoro dipende principalmente dalla tipologia di lampade che vengono utilizzate per fornire alle nostre piantine la luce giusta per crescere. Certo, se proviamo a cercare su internet troveremo moltissimi prodotti, ma quali sono davvero utili alle nostre esigenze?

Le lampade a LED sembrano essere la soluzione a tutte le vostre preoccupazioni. Sebbene all’inizio questo articolo da illuminazione non ha ottenuto un gran successo tra gli appassionati di coltivazione indoor, i progressi tecnologici avvenuti nel corso degli ultimi anni sono riusciti a migliorare questo prodotto in modo esponenziale.

 

Perché scegliere le lampade a LED per la coltivazione di cannabis?

Il primo motivo è quello più determinante: queste luci emanano poco calore e, sicuramente, molto di meno rispetto a quello che forniscono le HID; installando il primo tipo di tecnologia, quindi, non sarete costretti ad acquistare dei sistemi di raffreddamento da utilizzare soprattutto nei periodi estivi, onde evitare che si secchino o abbiamo una crescita al di fuori del normale.

La bassa temperatura che viene emanata da loro, inoltre, permette di poter tenere le lampade più vicine alle piante, ottimizzando quindi i lumen che avete a disposizione (a tal proposito, vi consigliamo comunque di seguire le indicazioni del produttore di semi).

 

Come nutrire le piantine?

Nel caso in cui decidiate di installare un’illuminazione a LED per la vostra coltivazione indoor, non dimenticate che questa scelta andrà ad influire sulla frequenza nelle irrigazioni che, di conseguenza, sarà ridotta: non producendo troppo calore, infatti, l’evaporazione nei vasi è più contenuta ed eviterete il rischio di annegare le radici.

Irrigare con minor frequenza, significa poi in automatico diminuire la quantità di sostanze nutritive di cui necessitano le piantine per crescere: con questo sistema, vedrete con tutta probabilità una diminuzione fino al 30% dei fertilizzanti, limitando così il rischio di sovraconcimazioni che possono bruciare i rizomi e ottenendo un ulteriore risparmio economico.

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