Dal 1 novembre 2019 è entrata in vigore la nuova normativa che regola e gestisce la marcatura Atex e tantissimi altri aspetti in fase di progetto e realizzazione dei ventilatori industriali (approfondisci sul sito https://ventilazionesicura.it/). In particolare, sono state introdotte nuove modalità per quanto concerne le sigle Atex. I cambiamenti sono molto consistenti non solo per quanto riguarda la sigla presente sul macchinario, ma anche per quanto concerne la fase di progettazione delle apparecchiature con limitazioni molto più marcate rispetto a quanto accadeva precedentemente.
In particolare, la vecchia serie EN 13463 è stata di fatto sostituita dalle norme EN ISO 80079-36 e EN ISO 80079-37. Riguardo le modifiche apportate alla marcatura sui macchinari, c'è da sottolineare come di fatto spariscano le lettere che precedentemente ti davano delle indicazioni importanti sulla protezione che la stessa macchina aveva rispetto al rischio di esplosione.
Al posto delle lettere è stata inserita la lettera H per indicare semplicemente un'apparecchiatura non elettrica. Inoltre, troverai delle indicazioni che inseriscono il macchinario all'interno di gruppi di esplosione in relazione alle polveri (IIIA, IIIB e IIIC) ed è stato introdotto il cosiddetto EPL ossia un livello che ti fornisce un'informazione precisa sul rischio di esplosione del macchinario.
Queste sostanzialmente sono le modifiche che potrai apprezzare sull'apparecchiatura realizzata secondo le norme attuali, ma ce ne sono tante altre che invece vanno ad influire sul lavoro del progettista che avrà a che fare con ulteriori limitazioni rispetto a quanto avveniva in passato.
Per i ventilatori industriali da novembre 2019 nuovi limitazioni progettuali
Con la nuova normativa ed in particolar modo con la EN ISO 80079-36 e la EN ISO 80079-37, sono state introdotte delle modifiche che non riguardano soltanto la marcatura che il cliente finale trova sul macchinario, ma anche e soprattutto per quanto riguarda la fase di progettazione nonché le procedure di valutazione dei rischi. In particolare, la seconda normativa fa riferimento alla regolamentazione dei metodi di protezione c, b e k. Nello specifico impartisce delle precise linee guida per quanto concerne le modalità su come venga eliminato da un macchinario non elettrico il rischio di esplosione. Ci sono, nello specifico, una serie di limitazioni di cui dover tener conto in fase di progettazione.
Il primo limite riguarda la trasmissione a cinghie per ventilatori Atex. Ovviamente le cinghie se non installate in maniera corretta oppure se non tesate secondo quelle che sono le caratteristiche di costruzione, possono rappresentare un problema molto importante in ottica Atex.
Infatti, possono dar luogo ad una situazione di pericoloso surriscaldamento nella zona in cui sono installate il che rende piuttosto complessa la gestione del rischio di esplosione. Inoltre, dal punto di vista elettrico, presentano un rischio piuttosto consistente relativo alle scariche elettriche, nonché alla capacità di creare scintille di natura meccanica.
Tutto questo ha indotto la nuova normativa ad inserire delle limitazioni piuttosto importanti ed in particolar modo nel divieto assoluto di utilizzare le cinghe di trasmissione con apparecchiature progettate per EPL Ga e Da.
Limiti su leghe leggere e cariche elettrostatiche
Devi sapere che le nuove norme hanno inserito anche dei limiti di utilizzo per quanto riguarda le leghe leggere, le quali al pari di altri metalli, sono altamente pericolose dal punto di vista esplosivo. Secondo le nuove norme è stato prodotto un limite maggiormente rilevante per quanto riguarda le macchine per categorie 2G e 2D.
Mentre precedentemente vi era il limite di utilizzo massimo del 7,5% di magnesio nelle leghe, oggi questo limite di concentrazione è stato esteso anche al titanio e allo zirconio. Quindi quando stai valutando un catalogo per l'acquisto di una nuova apparecchiatura, tieni presente tutto questo e soprattutto evita di acquistare apparecchiature che potrebbero essere non a norma.
Ci sono ovviamente delle situazioni in cui non è possibile eliminare il rischio di cariche elettrostatiche per le quali la vecchia norma prevedeva l'inserimento di una dicitura che informava l'operatore e l'utente di questa situazione.
La nuova norma invece prevede che venga anche inserita la lettera X nella nuova marcatura. Infine, ti vogliamo sottolineare come assolutamente il tuo vecchio ventilatore non debba essere necessariamente cambiato e lo stesso vale anche per i relativi certificati di conformità. Tuttavia, se stai invece per acquistare un nuovo ventilatore, naturalmente le vecchie soluzioni sono non più a norma per cui evita il loro acquisto qualora qualcuno te le voglia proporre.