Quanto deve mangiare un gattino? Ma, soprattutto, quante volte al giorno e quali alimenti? Come tutti gli esseri viventi, anche i gatti hanno bisogno di nutrienti specifici, che tengano conto delle loro caratteristiche fisiche e biologiche. Età, temperamento e razza incidono parecchio sul loro fabbisogno nutrizionale: un gatto particolarmente vivace, avrà bisogno di un apporto calorico giornaliero maggiore rispetto a un gatto che preferisce trascorrere buona parte del suo tempo a dormire!
Alimentazione del gattino: quale cibo scegliere in base all’età
I primi quattro mesi di vita di un gattino sono un periodo di crescita particolarmente intensa, è dunque importante supportarla con l’alimentazione più corretta, introducendo tutti i nutrienti specifici per favorire lo sviluppo del gattino e anche delle sue difese naturali.
Appena nati, tutti i gattini hanno bisogno del latte materno, che contiene i nutrienti necessari per renderli forti e in salute.
Intorno alle 4 settimane di vita (indicativamente fra le 4 e le 8 settimane, in base alle singole situazioni), inizia la fase di svezzamento dei gattini, si può quindi mettere a disposizione del micino cibi solidi appositamente studiati per questa fase della crescita. Spesso, inoltre, anche i cibi secchi si possono reidratare, con latte specifico per gattini o con acqua, così da ottenere una consistenza morbida che incoraggi la prensione e la masticazione da parte del gattino.
In generale, fino all’anno di vita il gattino avrà bisogno di alimenti altamente digeribili e appositamente pensati per garantire un suo corretto sviluppo sia delle difese immunitarie, sia dell’apparato digerente: non si deve quindi avere fretta di passare al cibo da gatto adulto, è bene consultare il proprio Medico Veterinario di fiducia per capire come procedere.
Quanto deve mangiare un gattino?
Questa domanda si presta a numerose risposte, che dipendono dalle esigenze del gattino e dal tempo che può dedicarvi il proprietario.
Si può infatti ricorrere all’alimentazione ad libitum, che è anche la più naturale per il nostro animale: si tratta, fondamentalmente, di lasciare sempre a disposizione del gattino del cibo, così che possa alimentarsi autonomamente quando ne sente la necessità. Ovviamente, questo tipo di alimentazione non è adatto a tutti: se per esempio il vostro gattino è particolarmente ingordo o ha già problemi di sovrappeso, sarà meglio prediligere un’alimentazione più controllata. A tal proposito, è possibile ricorrere all’alimentazione frazionata, ovvero nutrire il gattino ad orari specifici della giornata. In questo caso, il cibo andrà suddiviso in tante piccole razioni da dargli nel corso della giornata.
Un ultimo metodo è l’alimentazione combinata: si tratta di lasciare libero accesso a crocchette secche al gattino, mentre il cibo umido viene fornito ad orari prestabiliti. Ovviamente per questo approccio è importante monitorare quanto cibo il gattino effettivamente assuma, per evitare problemi di sovrappeso.
L'importanza dei liquidi nell'alimentazione dei gattini
Abbiamo fino ad ora parlato solo di cibo, ma ovviamente è fondamentale che il gattino sia adeguatamente idratato. La quantità di acqua che assumerà può variare in base al livello di attività, alla temperatura dell’ambiente o alla dieta seguita (il cibo umido contiene più acqua delle crocchette, quindi un gattino nutrito con cibo umido potrebbe bere meno). A prescindere da questo, è importante assicurarsi che il gattino abbia sempre a disposizione acqua pulita (è consigliabile cambiarla più volte al giorno per assicurarsi che sia sempre fresca, specie quando fa molto caldo).
Per incentivare il gattino a bere, è bene prediligere una ciotola ampia e non molto profonda, preferibilmente in porcellana, o metallo.