novità in vista

      Commenti disabilitati su novità in vista

L'8 giugno è entrato in vigore il decreto del 30 marzo che dà nuove disposizioni sulla tracciabilità dei rifiuti

Innanzitutto si parte con l'obbligatorietà della registrazione al SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti), a cui sono tenuti ad iscriversi alcune categorie ad esempio imprese ed enti che si occupano della raccolta o del trasporto di rifiuti pericolosi, sia che siano rifiuti da loro stessi prodotti, sia che i rifiuti siano di terzi. Anche l'armatore o il noleggiatore di nave, nel caso in cui i suddetti rifiuti vengano trasportati per mezzi navali. Persino il terminalista concessionario dell'area portuale e l'impresa portuale in alcuni casi devono essere iscritti, se i rifiuti per un tota di tempo vengono affidati alla loro supervisione. Allo stesso modo, se il trasporto avvenisse per treno, devono iscriversi al Sistema  i responsabili degli uffici di gestione merci e gli operatori logistici presso le stazioni ferroviarie, gli interporti, gli impianti di terminalizzazione e via dicendo.

Devono iscriversi anche i comuni, laddove le società che si occupano dello smaltimento hanno meno di dieci dipendenti; anche gli Enti Pubblici, che qualora stessero aspettando la voltura dell'autorizzazione, devono delegare l'iscrizione a terzi. L'iscrizione prevede il pagamento di un contributo, e viene rinnovato ogni anno solare.

Chi viene coinvolto dalla nuova normativa?

I soggetti produttori e trasportatori di propri rifiuti, hanno la responsabilità legale per quanto dichiarato nel registro  carico e scarico rifiuti. Qualora la quantità di rifiuti non superasse i duecento chili o litri per anno, il registro deve essere aggiornato trimestralmente e prima che i rifiuti vengano spostati di sede. I produttori obbligati regolarmente iscritti, possono far trasportare e smaltire i rifiuti da  un servizio pubblico, però devono prima assicurarsi che il centro che se ne occupa o che gestisce il servizio sia a sua volta iscritto. La responsabilità dei produttori di rifiuti cessa nel momento in cui i rifiuti sono presi in carico dal centro raccolta o dalla piattaforma di smaltimento.

Queste norme così dettagliate sono state create al fine di bloccare lo smaltimento illegale dei rifiuti, che non solo avvelena il nostro territorio, contribuendo all'incremento di malattie quali tumori agli apparati respiratori; ma anche per porre un freno al mercato illecito dello smaltimento di rifiuti che ogni anno fa incassare milioni e milioni di euro alla criminalità organizzata, Il nuovo sistema implica anche uno smaltimento molto più economico per le aziende. Per saperne di più basta visitare il sito www.sistri.it.