Una piattaforma elevatrice per disabili è una soluzione di spostamento ai piani che permette a chi è in carrozzina o affetto da disabilità motoria di raggiungere, in piena autonomia, la destinazione desiderata. Possiamo considerarla a metà tra un ascensore ed un montascale dal momento che può essere installata ovunque e usufruendo anche di una serie di agevolazioni statali.
Come funziona la piattaforma elevatrice per disabili?
La piattaforma elevatrice per disabili si muove in verticali e, quindi, replica il movimento di un comune ascensore. In pratica nasce per consentire a chi è in carrozzina o non autonomo nei movimenti di spostarsi agilmente in altezza, attraverso un dispositivo sul quale vigilano numerose leggi in materia di sicurezza, accessibilità e manutenzione periodica. Le attuali piattaforme permettono di personalizzare l’estetica ed il design oltre che una serie di variabili tecniche come il numero di piani da coprire, il luogo in cui verranno installate, il tipo di struttura e la portata. Questa, generalmente, è pari ad almeno 240 chilogrammi ma può arrivare a supportare anche gli oltre 1000 kg di peso.
Differenze con montascale e servoscale
Non deve essere confusa con montascale e servoscale, due soluzioni simili ma connotate da profonde differenze. Il montascale, per esempio, consiste in una poltroncina collegata ad un binario che segue il profilo delle scale, portando la persona a destinazione tramite sollevamento. Il servoscala, invece, non dispone di poltrona ma di pedana anche se, grossomodo, è molto simile al montascale. Per l’installazione è necessario che un’azienda qualificata effettui un sopralluogo con il quale valuterà la fattibilità del progetto. La piattaforma viene installata laddove la distanza verticale da coprire sia troppo elevata per servoscala e montascale o, comunque, dove non sia presente un ascensore.
Tipologie e costi
Quanto alle tipologie, invece, se ne conoscono almeno due: quelle elettriche e quelle idrauliche. Le prime si muovono con alimentazione a corrente mentre, le seconde, dispongono di una pompa idraulica che attiva il motore. I prezzi, grossomodo, sono piuttosto simili. Se una piattaforma per disabili elettrica costa dai 9 mila ai 16 mila euro, quella idraulica parte da una base di 11 mila ad un massimo di 20 mila. Ovviamente questi prezzi sono indicativi perché variano in base al tipo di azienda specializzata a cui decideremo di rivolgerci. Inoltre nel costo sono da considerare eventuali lavori strutturali e altre spese extra che dipendono dal caso specifico.
Detrazioni e benefici
Infine ci sono da valutare le detrazioni del 50% e del 19% concesse dallo Stato e gli altri benefici che permettono di ridurre considerevolmente il costo dell’acquisto e dell’installazione della piattaforma elevatrice.
Ogni detrazione si intende concessa presentando regolare progetto di attuazione, fattura di pagamento e tracciabilità della transazione avvenuta in forma elettronica. Le riduzioni dei costi possono riguardare anche i benefici concessi con i bonus ristrutturazione che sono in corso di discussione in merito alla nuova legge di bilancio. La piattaforma elevatrice per disabili, infine, può essere installata anche in assenza del parere favorevole dell’assemblea condominiale. È necessario solo avviare le procedure progettuali e rispettare i vigenti criteri di sicurezza dello stabile per poi farsi carico delle spese, suddivise solo per gli utilizzatori della struttura.