Con la rivoluzione eco-tecnologica a cui stiamo assistendo, sempre più aziende, pubbliche e private, sono particolarmente sensibili ai temi legati alla sostenibilità ambientale. Alla luce dei gravi cambiamenti climatici che hanno visto arrivare nel 2022 l’Earth Overshoot Day, già il 15 maggio (in Italia) e il 28 luglio a livello globale, la tematica ambientale è divenuta tema di primaria importanza. Inoltre a seguito della crescente crisi energetica mondiale, come si può leggere su questo blog, avere una sensibilità green è ormai imprescindibile. Tutto ciò si riflette anche nel mondo del lavoro, dove la ricerca di figure professionali in grado di orientare intere filiere dell’industria sulle tematiche green, è sempre più richiesto e necessario.
L’attuale scenario energetico ci mette davanti al fatto che date le condizioni in cui versa l’ambiente, vi è la necessità di ripensare ai modelli di produzione e consumo per far sì che questi garantiscano la sostenibilità non solo economica, ma anche ambientale. Questo ha fatto sì che il mercato del lavoro si aprisse ad una crescente richiesta di occupati nell’ambito della Green Economy che rappresenta uno delle colonne portanti dell’economia del futuro. Anche settori nei quali tale approccio poteva non sembrare attinente come quello della moda, hanno invece abbracciato appieno tale filosofia, ne sono un esempio la moda sostenibile, il green fashion, il green marketing e l’eco-etichette. In questo panorama, tra i green job più richiesti rientrano:
L’ESG (acronimo di Environmental, Social e Governance) Manager o Sustainability Manager: tale figura si occupa della comunicazione aziendale, del marketing, dell’efficienza energetica e della qualità ambientale. Il compito principale di questo professionista è quello di ridurre l’impatto ambientale del processo produttivo.
Il certificatore energetico: è un professionista iscritto ad un organismo di accreditamento e si occupa di rilasciare opportuna documentazione che certifichi la classe energetica di appartenenza di un immobile all’atto della compravendita dello stesso. Per poter svolgere questa professione è richiesto un diploma di geometra o perito, una laurea triennale o specialistica in ingegneria, architettura, scienze ambientali, chimica, scienze e tecnologie agrarie, scienze e tecnologie forestali e ambientali. Ognuna di queste facoltà è accessibile sia mediante università tradizionali sia mediante università online come i diversi corsi individuabili nell’offerta formativa dell’Università Telematica Niccolò Cusano.
Il green manager: definito come l’eco professionista di domani, è chiamato a convertire le diverse aree aziendali secondo i principi della sostenibilità. Il suo intervento di supporto tecnico-organizzativo è fondamentale per attivare il processo di miglioramento dell’azienda ai fini della sostenibilità ambientale, nell’utilizzo delle risorse energetiche, di tecnologie eco-compatibili e sulle attività di riciclo; sovrintende all’applicazione della legislazione ambientale; partecipa a bandi regionali, nazionali ed europei sviluppando progetti sulle tematiche ambientali; coordina la formazione del personale su tali tematiche ecc.
Altre figure molto richieste sono i contabili green, gli esperti di marketing ambientale, gli eco-designer, gli avvocati green, il risk manager ambientale, l'eco-brand manager, ecc.
Possiamo dirci certi che la presenza di queste nuove figure professionali sarà destinata a crescere. La richiesta di professioni green è in costante crescita. Entro il prossimo anno tutte le aziende integreranno, nel proprio capitale umano, molti esperti dell’economia green. Attualmente si ritiene che ci sarà bisogno di quasi 500mila nuovi professionisti green. Oltre il 50% in più di quelli generati dal settore digital.