Il latte è una ottimo alimento che facciamo bene a consumare sin dalla tenera età, poiché costituisce una importante fonte di nutrimento, non paragonabile a nessun altro alimento al mondo. La conferma dei vantaggi e del benessere che ne derivano è riscontrabile nell'ampio uso che facciamo quotidianamente del latte e dei suoi derivati, come parte integrante della dieta soprattutto nei paesi altamente sviluppati.
Di conseguenza, le società più sviluppate godono di una quasi completa mancanza di malattie nutrizionali nella popolazione infantile e giovani adulti che ne traggono anch’essi dei vantaggi. Al contrario, un'alta percentuale di neonati e bambini che vivono nei paesi in via di sviluppo, dove l'offerta di latte è minima o nulla, riscontrano problemi nutrizionali dovuti proprio alla sua carenza.
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Tra le tante differenze tra paesi più avanzati e quelli in via di sviluppo, si possono citare, ad esempio, le seguenti:
• Fornitura di latte di alta qualità contro nulla o scarsa disponibilità
• Ottima nutrizione contro malnutrizione
• Migliore conservazione degli alimenti rispetto a perdita e/odeterioramento degli stessi
Mentre le qualità nutrizionali del latte e dei prodotti sono indiscutibili, bisogna aggiungere anche che, sin dalla sua sintesi all’interno della ghiandola mammaria
fin a quando non raggiunge il consumatore, il latte è soggetto a numerosi rischi
che mettono in pericolo la sua qualità e la possibilità di consumo per l’uomo.
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Questi rischi sono ad esempio la contaminazione e moltiplicazione di microrganismi,
contaminazione da parte di germi patogeni con conseguente alterazione fisico-chimica delle componenti del latte, produzione di strani odori e sapori. Tutti questi
elementi, da soli o insieme, agiscono negativamente sulla qualità igienica e nutrizionale del latte crudo e, di conseguenza, rendere vietato il suo utilizzo ai fini alimentari come previsto dalle normative igienico sanitarie di ogni paese.
Ecco perché la sfida per tutti coloro che lavorano nel settore lattiero-caseario non è solo quella di produrre più latte, ma fare anche in modo che questo sia di alta qualità, per cui devono essere considerati aspetti fondamentali come l'igiene
microbiologico e chimico del prodotto. Due aspetti che insieme possono
contribuire favorevolmente al miglioramento della produzione dell’intero settore lattiero-caseario, con il conseguente beneficio per i consumatori e la loro salute. Pertanto, l'igiene del latte e la salute pubblica sono due aspetti da connettersi attraverso una sola parola, qualità.
La produzione di latte sicuro e di qualità, come ogni sistema di produzione,
è estremamente complessa, anche più di altri, dal momento che il prodotto da manipolare è estremamente delicato, fortemente influenzato dalla lavorazione e dai tanti fattori che entrano in gioco durante le varie fasi del processo produttivo.
Ecco perché questa complessità deve essere affrontata con gli strumenti che consentono di ottenere rapidamente una analisi del latte attendibile che possa mostrare in tempo reale la carica batterica del latte e le sue caratteristiche chimiche, così da consentire di intervenire velocemente ed evitare di compromettere la produzione. Tra i dispositivi di analisi più utilizzati al giorno d’oggi nel settore vi sono quelli prodotti da Bentley Instruments, azienda da oltre 30 anni impegnata nel settore e che offre oggi dispositivi come SomaCount FC, il quale sfrutta la citometria a flusso per effettuare il conteggio delle cellule somatiche del latte crudo, e riesce ad analizzare fino a 300 campioni l’ora.