Salute e microbiota intestinale: ecco perché ciò che mangiamo è così importante per stare bene

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Mangiare sano per stare bene è una di quelle regole, che, di fatto, potremmo inserire tra le “ovvietà” di cui tutti siamo a conoscenza. Dopotutto è abbastanza noto che per avere un corpo longilineo e forte bisogna evitare il cibo spazzatura, come quello che troviamo offerto ovunque a prezzi anche troppo accessibili.

Di cibo cattivo, in giro, ce n’è così tanto che persino l’OMS ha allertato le famiglie circa la salute futura dei bambini di oggi. Eppure continuiamo a mangiare, forse inconsapevolmente, alimenti che faremmo meglio a bandire dalla nostra alimentazione e le ragioni dipendono da numerosi fattori tra cui una sorta di “dipendenza collettiva”.

Cos’è il microbiota?

Dopo aver letto con attenzione questo studio secondo cui il microbiota intestinale influenzi il metabolismo dei farmaci abbiamo sentito l’esigenza di andare più a fondo della questione per capire innanzitutto come funziona l’intestino e perché, sin dall’antichità, era certo che “siamo ciò che mangiamo”.

Il microbiota, molto sinteticamente, è l’insieme di batteri e organismi piccolissimi che collaborano tra loro in un ecosistema teoricamente perfetto, all’interno del nostro organismo. Esso si alimenta grazie a ciò che mangiamo e, in base ai nutrienti ricevuti, produce differenti reazioni chimiche utili per il funzionamento di tutto l’organismo. Energia, concentrazione, buon umore e buon sonno, quindi, sono tutte conseguenze delle reazioni che avvengono nel nostro intestino e nell’intero organismo.

Quando il microbiota è alimentato con cibi dannosi o non nutrienti si vengono a creare degli squilibri tali per cui la scienza parla di disbiosi. Questa condizione non solo ci impedisce di tornare al peso-forma ma sarebbe responsabile di numerose problematiche di salute, sia fisiche che mentali.

Prevenire le disbiosi intestinali

Ebbene, quella che potrebbe sembrare la scoperta dell’acqua calda, in realtà, è qualcosa di molto più profondo. In pratica la scienza converge nel ritenere il microbiota un’entità fondamentale della salute umana e riconosce che, a causa dell’attuale sistema alimentare a cui tutti siamo sottoposti, talune patologie siano la diretta conseguenza di cibo dannoso e non nutriente. Questo significa che allergie, intolleranze e cronicità di talune patologie sia da collegare soprattutto alle condizioni di disbiosi causate da alimenti non nutrienti e, soprattutto, non utili al corretto funzionamento dell’ecosistema intestinale. Pertanto moltissime aziende serie ed affidabili, così come i medici più attenti alla prevenzione, propongono di assumere probiotici ed integratori per colmare le lacune alimentari derivanti, per lo più, da diete sregolate, pericolose o ingredienti provenienti da produzioni intensive.

Marketing e salute: come trovare la giusta via

Ecco perché non ha senso mangiare tiramisù e pizza in versione fit, infarciti con proteine di qualsiasi sostanza proteica chimica o snaturate dalla loro originale ricetta della tradizione. Ciò che conta davvero per avere un corpo sano e naturalmente forte è offrire al microbiota solo il necessario, ovvero l’insieme di micro e macro nutrienti adeguato in base a età, stile di vita, passato clinico ed esigenze fisiologiche.

In pratica ti stiamo dicendo che fare diete a base di cibo da coniglio o abbuffandosi di carne per incrementare la massa muscolare è un grande insieme di “fuffa”, derivante per lo più dal marketing sfrenato sul mercato del fitness, dell’alimentazione e della bellezza.

Per stare bene parla con un nutrizionista qualificato, impara a conoscere le reali esigenze del tuo corpo, integra con appositi prodotti all’occorrenza e, soprattutto, smetti di mangiare seguendo regimi pescati a caso, qua e là, su internet e social.