Di recente, si è parlato spesso del bonus rottamazione auto, pensato dal governo per aiutare l’economia dopo l’emergenza Coronavirus.
Il progetto mira al rilanciare il settore dell’automotive e a mitigare l’impatto Covid sull’industria automobilistica.
Si sa, infatti, che il mercato automobilistico italiano è stato duramente colpito in questo periodo di emergenza, che ha provocato una crisi che gli addetti ai lavori prevedono sarà superata solo nella seconda metà del 2021.
Nel frattempo, è andata in fumo la cifra record di 14 miliardi di euro.
Grazie al decreto n. 104 del 14 agosto 2020, sono state introdotte sostanziali novità che hanno scosso profondamente il mercato.
Tra le altre cose, è stato previsto un bonus fino a 10.000 in caso di scelta di auto ecologica.
Il discorso inizia a farsi interessante, vero?
Ne abbiamo parlato con Auto Service Cavaliere di www.soccorsostradale24.it
Se siete interessati a cambiare la vostra auto e volete saperne di più sugli incentivi rottamazione auto, vi consiglio di continuare la lettura.
Bonus rottamazione auto: i requisiti
Per cominciare, il bonus rottamazione auto è destinato a tutti coloro che siano in procinto di acquistare due tipologie di veicoli:
- automobili iscrivibili alla categoria M1, con la limitazione di essere indirizzati al trasporto di persone, che abbiano 4 ruote e massimo 8 posti a sedere, comprensivi del conducente;
- ciclomotori o motocicli iscrivibili alla categoria L, con la specifica di appartenere alla categoria L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L7e, senza alcun limite inerente alla potenza.
Per quanto riguarda la prima categoria, importanti sono gli specifici requisiti, per cui devono:
- essere nuove di fabbrica;
- avere un quantitativo di emissioni CO2 non superiore a60g/Kg;
- essere state acquistate e immatricolate in territorio italiano in uno spazio temporale che va dal 1 marzo 2019 al 31 dicembre 2021;
- avere un prezzo di listino non superiore ai 50.000 euro, comprensivi di optional.
Per quanto riguarda, invece, la seconda categoria, i requisiti sono inferiori: è necessario solo che siano nuovi di fabbricazione, acquisiti e immatricolati in territorio italiano durante l’anno 2020, non importa se elettrici o ibridi.
Bonus rottamazione auto: i tipi di ecoincentivi per le auto
Affrontata la doverosa premessa, arriviamo al nocciolo del discorso, vedendo i vari ecoincentivi del mercato auto correlati alle fasce di emissione:
- 10.000 euro (limite a 20g/Km), se si vuole passare a un’automobile ibrida o elettrica con rottamazione; tuttavia, l’auto da rottamare deve essere stata immatricolata pima del 1 gennaio 2010; mentre riceverete 6.000 euro se scegliete l’opzione senza rottamazione;
- 6.500 euro (limite a 21-60g/Km) con la scelta della rottamazione, 3.500 euro in sua assenza;
- 4.000 euro (limite a 61-90g/Km) scegliendo la rottamazione, 2.000 senza rottamazione;
- 3.500 euro (limite a 91-110g/Km) in caso di rottamazione, 1.750 senza rottamazione.
Bonus rottamazione auto: i tipi di ecoincentivi per i due ruote
Per quanto riguarda il mercato dei ciclomotori, questi ecoincentivi riguardano l’acquisto di nuovi motocicli elettrici o ibridi e prevedono un bonus fino al 40% per giungere a:
- un massimo di 4.000 euro, qualora sia prevista la rottamazione di un veicolo aderente alle classi Euro 0, 1, 2 o 3 e in proprio possesso da almeno 1 anno);
- un massimo di 3.000 euro di bonus, corrispondente al 30%, per tutti coloro in assenza di veicolo da rottamare.
Bonus mobilità
Il Governo ha stanziato anche il bonus mobilità, un bonus di 1.500 euro rivolto a chi ha intenzione di rottamare un’auto di categoria Euro 3 in un lasso di tempo che va dal 1 gennaio al 31 dicembre 2021.
Il bonus scende a 500 euro nel caso si abbia intenzione di rottamare motoveicoli a due tempi fino alla categoria Euro 2 e 3.
Questo ecoincentivo può essere addirittura inoltrato ai familiari del legittimo proprietario del veicolo ed essere impiegato entro 3 anni anche per abbonamenti inerenti al trasporto pubblico, a veicoli atti alla mobilità personale o a bicicli dotati di funzione di pedalata assistita.
Quest’ultimo bonus è ottenibile e disponibile solo in poche regioni e per chi abbia la residenza in Lombardia, Liguria, Molise, Lazio, Veneto, Sicilia, Toscana o Piemonte.
Se che questi bonus vi hanno incuriositi e vi state chiedendo come fare per richiederli, basta collegarsi al sito dedicato e seguire scrupolosamente le indicazioni riportate in homepage.
A questo punto, non vi resta che compilare gli appositi riquadri inserendo il numero Rea e la partita Iva del vostro concessionario di fiducia e i vostri dati anagrafici nella pagina seguente.
Se tutto è andato nel migliore dei modi, vi arriverà una PEC all’indirizzo mail indicato in precedenza, poi toccherà al concessionario avviare l’iter di registrazione conseguentemente al quale riceverete la relativa password con le dettagliate spiegazioni su come accedere e richiedere il tuo bonus.
Tutto qua, più facile farlo che dirlo, cos’altro state aspettando?