Grow Box : coltivazioni indoor

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La prima grow box per la coltivazione indoor fu inventata a Londra circa 200 anni fa da Nathaniel Bagshaw Ward. Appassionato di botanica, arrivo fino ai Caraibi, dove sviluppò un forte interesse per le piante tropicali del luogo. Tornato in patria, per approfondire i suoi studi con le condizioni climatiche giuste costruì un terrario chiuso in una scatola di vetro. Nacque la prima grow box della storia, chiamata cassetta wardiana.

Le grow box moderne sono armadi a tutti gli effetti, adibiti alla coltivazione. La struttura è costituita da tubi di metallo e rivestita da una tela impermeabile e resistente al calore, che nella parte interna è fornita di materiale riflettente per la distribuzione della luce. Esistono grow box di varie fasce di qualità e prezzo. Quelle economiche possiedono una tela di rivestimento molto sottile e senza doppie cuciture sulle zip. Il loro materiale riflettente interno è di mylar, ma non al massimo della riflessione. Le prese d’aria sono minimali e la tela di rivestimento non ha nessuna cerniera per apertura laterale. Le grow box professionali, invece, possiedono la tela di rivestimento molto robusta e spessa, solitamente con cerniere per aperture laterali. Le zip di apertura sono rinforzate e le cuciture sono doppie, per prevenire strappi e fuoriuscita di luce. Il mylar riflettente è a 600D, massima riflessione per una migliore efficienza luminosa. Le prese d’aria sono molteplici e con soluzioni differenti. Oltre a ‘grow box’, queste serre domestiche vengono anche chiamate ‘grow room’ e ‘grow tent’.

Riguardo al luogo dove posizionare la grow box, ci sono due requisiti fondamentali:
1) Presenza di via di fuga dell’aria e di fonte di rinnovo. L’aria continuamente emessa dall’estrattore deve essere estromessa in un ambiente esterno, da quello in cui si trova la grow box  tramite una condotta.

2) Altezza minima dello  spazio di coltivazione. L’altezza della grow box può avere dimensioni variabili tuttavia l’altezza minima per installare comodamente la strumentazione è 150cm circa.

Quale fonte luminosa usare nella growbox

Il kit illuminazione indoor è la fonte luminosa che fornisce uno spettro idoneo alla fotosintesi. Le fonti luminose per le grow box possono essere di vario tipo. Dalle Lampada HPS, ad incandescenza, che emette uno spettro fitostimolante per le piante, alle CFL, che sono delle fonti a luce fredda adatte a growbox di scarse dimensioni e in condizioni di temperatura elevata. Le hps double ended e le CMH (ceramic metal halide) sono delle lampade professionali ad alto rendimento e risparmio energetico, che sono usate in impianti di orticultura e in serre hi-tech, anche se in questi ultimi anni i coltivatori più esperti ed esigenti le stanno montando all’interno della loro grow box.

  • I Grow LED sono delle fonti a luce fredda ed a risparmio energetico (o ad alto rendimento che dir si voglia). In questo caso il kit è costituito dallo stesso corpo lampada a LED, il quale si collega alla corrente tramite cavo plug and play. Di seguito 3 tipologie di led per grow box:

  1. Grow Led modulari con singoli led da 3W lenti a 5 bande di colore.(Apollo Grow Led).Questo tipo di led risultano particolarmente penetrativi grazie alle lenti focus installate su ciascun led

  1. COB Led (Chip-on-board).Modulari in cui ogni modulo da 60 o 100W contiene tutti i colori miscelati alla fonte.I COB generano uno spettro più ricco e completo ma sono meno penetrativi.

  1. I LED G3 (Intelligt Grow Led) che costituiscono la combinazione lineare della tecnologia delle lenti focus e di quella dei COB. Questa tipologia di Led consente anche la dimmerabilità dei canali di colore (percentuale di rosso,blu e bianco) per poter creare lo spettro perfetto per una specifica fase della pianta.

    In una grow box il kit di illuminazione deve agire su una superficie che illumina in maniera ottimale. Di seguito la tabella di corrispondenza tra le superfici più comuni di coltivazione domestica e le corrispondenti soluzioni illuminanti installabili:

Tabella

Estrattore e introduttore dell’aria Filtro a carboni attivi

L’estrattore dell’aria è lo strumento responsabile della fornitura e ricambio repentino dell’aria . Si installa nella parte superiore della grow box perchè deve aspirare ed espellere l’aria già “lavorata” dalle piante e scaldata dalla lampada. Di solito l’estrattore è compensato da un introduttore dell’aria che si installa nella parte bassa della grow room (ad altezza piante) e deve essere di minor potenza da un terzo alla metà dell’estrattore. Nel commercio della coltivazione indoor troviamo aspiratori Elicoidali (ventole circolari, Aspiratori serie TT),aspiratori centrifughi (serie VK) ed aspiratori cassonati silenziati (KSB,KSD). Inoltre è consigliato installare all’interno della grow box 1 o più ventilatori, ( dipende dalle dimensioni) per aumentare la co2 e con il movimento dell’aria far fare una sana ginnastica alle piante.

L’aria di scarico della coltivazione indoor può risultare densa di odori forti o sgradevoli. Un filtro a carboni attivi montato a monte dell’estrattore aria consente di eliminare completamente l’odore delle piante coltivate nella growbox, importante che la portata del filtro e quella dell’estrattore siano di pari efficienza. Per abbattere la rumorosità degli strumenti di areazione della grow box si può ricorrere a tubi fonoassorbenti e ad aspiratori insonorizzati.

Di seguito la tabella di corrispondenza tra volume dello spazio di coltivazione e portata dell’estrattore da installare.

tabella 2

La coltivazione all’interno di una grow box prevede l’utilizzo di acqua e corrente perciò è importante prendere delle precauzioni di sicurezza contro incendi e allagamenti.

L’alimentatore del kit luce va posizionato al di fuori della grow box e i collegamenti elettrici devono essere effettuati secondo le istruzioni degli strumenti e devono essere fatti con estrema cura al fine di abbattere il rischio di cortocircuiti.

Nel caso si volesse intraprendere nella grow box una coltivazione idroponica o ci sia la presenza di un qualsiasi sistema con un serbatoio di raccoglimento della soluzione nutritiva è fondamentale assicurare l’integrità di tutto l’impianto e del serbatoio, che non va riempito oltre i limiti strutturali e preventivando accuratamente il peso che dovrà sostenere.

I consumi della growbox incidono maggiormente in base alla potenza dell’illuminazione e sono di facile previsione. Per calcolarli preventivamente è necessario sommare l’assorbimento totale di tutti i componenti elettrici della grow room è calcolarne l’impatto nel tempo in base al prezzo del KW/h della vostra utenza elettrica e al costo dei servizi di rete previsti dal vostro operatore. Questo calcolo è molto importante quando si vuole comprare una grow box per sapere quanta corrente puoi assorbire e i suoi costi. Consulta il nostro calcolatore di consumi: calcolatore consumi della grow box.